Contributo a fondo perduto fino a 40.000€ per attività alberghiere

Contributo a fondo perduto per alberghi anche nel 2023

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Novità 2023 bando “Efficienza Energetica delle Imprese Turistiche”

La Reg. Lombardia ha prorogato i finanziamenti del bando al 22/12/2023, fornendo alle pmi turistiche con sede in Lombardia uno strumento efficace per finanziare a fondo perduto attività di innovazione mirate alla riduzione dei consumi energetici.

Tra gli interventi agevolabili, come verrà illustrato si seguito, rientrano sistemi di automazione e domotica alberghiera mirati all’efficienza energetica, come i sistemi HCS che hanno già permesso a strutture ricettive di usufruire del bonus nel 2022. 

Chi può usufruire del contributo a fondo perduto 

Possono usufruire del contributo a fondo perduto piccole e medie imprese, con sede legale e/o operativa sul territorio lombardo, che esercitino le attività seguenti:

– Ricettiva alberghiera (alberghi, residenze turistiche…);
– Ricettiva non alberghiera (locande, appartamenti vacanze…);
– Ricettiva non alberghiera all’aria aperta (campeggi, villaggi turistici, aree di sosta);
– Agenzia di viaggio (solo se in possesso del codice Ateco primario o secondario 79). 

Caratteristiche del contributo

Il contributo a fondo perduto previsto dall’agevolazione è pari al 50% delle spese ammissibili, per un contributo massimo di 40.000€. L’investimento minimo per aderire all’agevolazione è di 4.000€. 

Il bando opera nel rispetto del regime de minimis, pertanto nella valutazione del plafond aziendale vanno considerate tutte le aziende controllate e controllanti la pmi che vuole aderire al bando. 

Sono ammissibili spese per interventi di efficientamento energetico effettuate dopo il 01/01/2023 e completate entro la data di presentazione della domanda, con il 22/12/2023 come termine massimo. 

Risulta fondamentale, ai fini dell’ammissibilità delle spese, che l’intervento di efficientamento sia seguito dalla relazione di un tecnico iscritto al relativo ordine professionale competente in materia. La relazione va redatta secondo il seguente modulo: RelazioneTecnica.

Le spese sono ammissibili al netto dell’IVA, se inerenti beni ed attrezzature propedeutiche all’efficientamento energetico: 

  • collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
  • impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia da utilizzare per l’attività di impresa;
  • macchinari ed attrezzature per l’attività di impresa che sostituiscano macchinari ed attrezzature meno efficienti già presenti in azienda;
  • sostituzione delle caldaie in uso con caldaie ad alta efficienza a biomassa, pompa di calore o a condensazione;
  •  raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi ed operanti senza l’uso di liquiditi refrigerativi, finalizzati alla sostitutzione dei meno efficienti raffrescatori in uso in struttura;
  • sistemi di domotica e/o digitali per la riduzione dei consumi energetici ed il loro monitoraggio;
  • LED a basso consumo per sostituire strumenti di illuminazione tradizionale.
  • opere murarie e costi di impiantistica per la corretta installazione di beni e sistemi ai punti precedenti, fino ad una spesa massima del 20% rispetto a quella relativa ai beni elencati in precedenza.
In aggiunta alle precedenti categoria di spesa, sono ammissibili fino al 10% della spesa per i punti illustrati sopra spese tecniche di consulenza utili alla buona uscita dell’intervento. 
Infine, è riconosciuto un ulteriore 7% forfettario aggiuntivo ai costi diretti per i punti sopra, attribuito a generici costi indiretti. 
 

Come ottenere il contributo

Per ottenere il contributo va trasmessa la domanda, in via telematica e con firma digitale, entro il 22/12/2023. 

L’ordine di concessione dei fondi è cronologico, con procedura valutativa a sportello e rendicontazione. Ogni domanda viene valutata secondo l’ordine di invio e se ritenuta idonea viene concesso il contributo. Risulta dunque consigliato effettuare lavori e domanda quanto prima per anticipare l’esaurimento dei fondi.

Le domande dovranno essere corredate di rendicontazione. Ricordiamo che lo strumento è volto a finanziare solo spese già sostenute, non è quindi possibile richiedere il contributo per un investimento futuro. 

Come procedere

Poiché i fondi disponibili sono limitati, vi consigliamo di contattare al più presto l’azienda con cui fare i lavori e richiedere garanzie sulla conformità con i criteri del bando.

Noi di HCS by Airvent collaboriamo con consulenti specializzati che hanno già analizzato i nostri sistemi e confermato la coerenza con i requisiti normativi

I vantaggi di rivolgerti a noi sono molteplici.
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